Death Stranding 2 On the Beach: preparati a tornare nel mondo surreale di Hideo Kojima
Mancano ormai pochi mesi all’attesissimo debutto di Death Stranding 2 On the Beach, l’ultima fatica di Hideo Kojima in esclusiva per PlayStation 5. Se il primo capitolo vi ha rapito con la sua atmosfera unica e il suo gameplay innovativo, preparatevi a un’esperienza ancora più ricca e profonda. Per aiutarvi ad affrontare al meglio questa nuova avventura nei panni di Sam Porter Bridges, abbiamo raccolto cinque aspetti cruciali che è fondamentale conoscere prima di immergervi nel “secondo atto” della saga.
Un nuovo orizzonte: dove e quando riprende il viaggio
Death Stranding 2 On the Beach ci catapulta circa undici mesi dopo gli eventi conclusivi del capitolo precedente, ma ciò che salta subito all’occhio è un radicale cambio di scenario. Dimenticate le desolate distese degli Stati Uniti: l’avventura prenderà il via nel cuore del Messico, per poi estendersi, con la conferma degli sviluppatori, fino alle terre selvagge dell’Australia. È lecito aspettarsi che il viaggio di Sam lo porterà in luoghi ancora più inaspettati, mantenendo viva quella sensazione di mistero e scoperta che ha contraddistinto il primo gioco. L’esplorazione di territori così diversi promette di offrire nuove sfide e paesaggi mozzafiato, arricchendo ulteriormente l’universo narrativo di Kojima.
Il respiro del mondo: ciclo giorno/notte e calamità naturali
Una delle novità più significative di Death Stranding 2 On the Beach è l’introduzione di un ciclo giorno/notte dinamico, assente nel predecessore. Questa aggiunta rivoluziona l’approccio alle missioni: potrete scegliere se affrontare le consegne sotto la luce del sole, godendo di maggiore visibilità, o nell’oscurità della notte, periodo che si preannuncia ideale per assaltare furtivamente gli accampamenti nemici. Ma non è tutto. Il mondo di gioco sarà ora più vivo e imprevedibile che mai, con l’introduzione di calamità naturali come terremoti, incendi e inondazioni. Questi eventi atmosferici e geologici non saranno semplici elementi di contorno, ma vere e proprie sfide che metteranno a dura prova le capacità di Sam, costringendovi ad adattare costantemente le vostre strategie di consegna.
L’evoluzione del combattimento: più azione, più scelte
Se il primo Death Stranding offriva spunti action, era pur sempre un gioco che privilegiava l’esplorazione e la logistica. In Death Stranding 2 On the Beach, la componente action riceve un netto potenziamento. Gli assalti ai campi nemici, siano essi di Muli o Terroristi, diventano più complessi e gratificanti, offrendo un ventaglio più ampio di opzioni offensive e armi da fuoco. Sam avrà a disposizione un esoscheletro specificamente progettato per il combattimento, aprendo nuove possibilità tattiche. Non solo, anche l’approccio stealth è stato raffinato: le eliminazioni silenziose e le strategie furtive saranno più efficaci e soddisfacenti, permettendovi di aggirare o neutralizzare i pericoli senza ingaggiare scontri diretti. Questo bilanciamento tra azione e stealth garantisce un’esperienza di gioco più versatile e dinamica.
Sam cresce con te: il sistema di potenziamento del personaggio
Un’altra interessante meccanica inedita è la progressione del personaggio per Sam. A differenza del primo capitolo, in cui i miglioramenti erano principalmente legati agli equipaggiamenti, Death Stranding 2 introduce un sistema intuitivo e organico: più un’azione viene eseguita, più le statistiche associate a quella specifica attività miglioreranno. Ad esempio, perfezionando le eliminazioni furtive, Sam diventerà progressivamente più abile nelle azioni stealth. Lo stesso principio si applica al combattimento, alla capacità di carico e a molte altre abilità. Questo significa che il vostro stile di gioco influenzerà direttamente lo sviluppo di Sam, rendendolo un corriere sempre più specializzato e adatto alle vostre preferenze.
Un’esperienza per tutti: la scelta di saltare i boss
Death Stranding 2 On the Beach, come il suo predecessore, punta forte sulla componente narrativa. Hideo Kojima è consapevole che molti giocatori si avvicineranno al titolo per la sua storia profonda e le sue tematiche uniche, anche senza essere esperti di giochi d’azione. Per questo motivo, è stata introdotta un’opzione rivoluzionaria per chi desidera concentrarsi sulla trama senza frustrazioni: la possibilità di saltare le boss fight. Dopo la prima sconfitta contro un boss, il gioco chiederà all’utente se desidera passare direttamente alla fase successiva. Questa scelta non solo rende il gioco più accessibile, ma sottolinea anche la volontà di Kojima di offrire un’esperienza inclusiva, dove il focus rimane sulla narrazione e l’esplorazione emotiva del mondo di Death Stranding.
Siete pronti a imbarcarvi in questa nuova e surreale avventura? Quale di queste novità vi entusiasma di più?
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