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Ghost of Yotei rivela un mondo epico e sanguinoso allo State of Play

Il sipario si è alzato su un evento che i fan attendevano con ansia, un lungo e dettagliato State of Play interamente dedicato a Ghost of Yotei, il tanto atteso sequel del capolavoro Ghost of Tsushima. Abbandoniamo le coste di Tsushima per avventurarci in un luogo completamente nuovo, un regno inesplorato che promette intrighi e pericoli, con una protagonista inedita pronta a forgiare la sua leggenda.

Un mondo da scoprire: esplorazione e segreti nascosti

La prima parte della presentazione ha immerso gli spettatori nell’affascinante e misterioso mondo di gioco. L’esplorazione, come già in Tsushima, sarà un pilastro fondamentale dell’esperienza, ma con nuove e intriganti dinamiche. Dimenticate i waypoint luminosi che vi guidano per mano: in Ghost of Yotei, la scoperta è un’arte. Potrete interrogare i nemici sconfitti per estorcere informazioni vitali, acquistare mappe presso mercanti itineranti, o semplicemente affidarvi al vostro acume e a un fidato cannocchiale per scorgere punti d’interesse all’orizzonte.

Questi metodi di scoperta non solo arricchiranno l’immersione, ma saranno cruciali per svelare i segreti legati ai Sei di Yotei, il gruppo enigmatico che costituisce l’obiettivo principale della nostra eroina, Atsu. Oltre a ciò, l’esplorazione porterà alla luce luoghi in cui rinvenire armi potenti, potenziamenti cruciali e tesori nascosti che miglioreranno le vostre probabilità di sopravvivenza. E per chi ama l’azione frenetica, la caccia ai banditi tramite le taglie si prospetta come un modo dinamico e gratificante per accumulare denaro e affinare le proprie abilità di combattimento.

Riposo del guerriero e personalizzazione profonda

Tra un sanguinoso scontro e l’altro, Atsu avrà l’opportunità di stabilire un piccolo accampamento. Questi rifugi temporanei non saranno solo luoghi per riposare e curare le ferite, ma veri e propri centri nevralgici dove accogliere mercanti di varia natura. Saranno loro a offrirci accesso a equipaggiamento unico e risorse rare, indispensabili per potenziare Atsu e prepararla alle sfide che l’attendono.

A proposito di potenziamenti, la personalizzazione della protagonista è stata enfatizzata come un elemento centrale dell’economia di gioco. Proprio come Jin Sakai in Tsushima, Atsu potrà sfoggiare un’incredibile varietà di armature alternative e tinture, permettendo ai giocatori di esprimere il proprio stile e di adattare l’aspetto della guerriera alle proprie preferenze. Ma non finisce qui: una miriade di maschere aggiungerà un tocco sinistro e intimidatorio al look di Atsu, trasformandola nell’Onryo (lo spirito vendicativo) che il suo nome suggerisce.

L’arte della battaglia: versatilità e brutalità

Il cuore pulsante di Ghost of Yotei, il combattimento, è stato presentato in tutta la sua brutale eleganza. L’abile Onryo non sarà legata a un singolo stile di lotta, ma potrà imbracciare armi di ogni tipo: dalla rapida lancia al letale kusarigama, dalle affilate doppie spade alla possente odachi. La possibilità di passare fluidamente da un’arma all’altra durante gli scontri sarà cruciale, non solo per la varietà, ma per la strategia. Il filmato ha chiaramente mostrato come alcune armi siano decisamente più efficaci contro specifiche tipologie di nemici; l’odachi, ad esempio, si è rivelata devastante contro i corazzati samurai di grossa stazza. Questa profondità tattica promette scontri sempre dinamici e mai ripetitivi.

Modalità speciali: due visioni uniche del gioco

Nonostante le voci di corridoio su una possibile modalità multiplayer, che non hanno trovato conferma, lo State of Play ha svelato due affascinanti modalità extra: la Miike Mode e la Watanabe Mode. Queste opzioni speciali non sono semplici aggiunte, ma vere e proprie modifiche all’esperienza di gioco, ideate in collaborazione con maestri del cinema giapponese.

La Miike Mode, dedicata al celebre regista Takashi Miike, promette un’immersione ancora più intensa e brutale. Attivandola, la telecamera si avvicina all’azione, amplificando il senso di immediatezza e pericolo, e la violenza durante i duelli viene esasperata, offrendo un’esperienza più cruda e viscerale per chi cerca il massimo realismo.

Dall’altro lato, la Watanabe Mode, realizzata in collaborazione con il visionario Shinichirō Watanabe, offre un’esperienza più contemplativa e stilosa. Una volta attivata, i giocatori potranno esplorare il vasto mondo di gioco accompagnati da una colonna sonora lo-fi creata dallo stesso regista. Immaginate di vagare per paesaggi mozzafiato, con melodie rilassanti che amplificano l’atmosfera e la bellezza di Yotei.

Ghost of Yotei si preannuncia non solo come un degno successore, ma come un’evoluzione ambiziosa di ciò che ha reso grande Ghost of Tsushima. Con un’enfasi sull’esplorazione organica, una personalizzazione ricca e un sistema di combattimento profondo, Sony ha dimostrato che il viaggio di Atsu sarà un’epopea indimenticabile. Siete pronti a impugnare la katana e a forgiare la vostra leggenda nelle terre di Yotei?

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