Clair Obscur: Expedition 33 avrebbe richiesto 25 anni di sviluppo se lo avesse fatto Ubisoft
Il panorama videoludico è costellato di storie di creatività audace che fiorisce al di fuori delle rigide strutture delle grandi aziende. Tra queste, spicca la genesi di Clair Obscur: Expedition 33, l’acclamato gioco del momento nato dalla passione e dalla determinazione di Sandfall Interactive.
Questo studio francese, pur essendo composto da un nucleo di talentuosi ex dipendenti di Ubisoft, ha trovato la propria voce e libertà espressiva intraprendendo un cammino indipendente. Una scelta che, con il senno di poi, si è rivelata cruciale per la realizzazione di un progetto così singolare.
In una recente e illuminante conversazione con il canale YouTube Pouce Café, il director di Clair Obscur: Expedition 33, Guillaume Broche, ha tratteggiato con una punta di ironia il potenziale destino del suo gioco all’interno della sua precedente casa madre. Con un’iperbole che cela una profonda verità, Broche ha stimato che la sua creatura avrebbe impiegato almeno un quarto di secolo per vedere la luce qualora fosse rimasta incastrata nelle maglie di un colosso come Ubisoft. Questa affermazione, lungi dall’essere una semplice boutade, evidenzia le sfide intrinseche che un’idea originale e appartenente a un genere di nicchia come gli RPG a turni deve affrontare per ottenere l’approvazione e il sostegno delle grandi corporation del settore.
Broche ha poi approfondito le ragioni di questa sua convinzione, sottolineando come la complessa burocrazia e le rigide gerarchie di aziende mastodontiche spesso soffochino l’emergere di nuove IP. Secondo la sua esperienza, la possibilità per i dipendenti di proporre idee innovative ai vertici decisionali è spesso limitata a coloro che occupano posizioni di elevato rango. Inoltre, anche qualora un progetto come Clair Obscur: Expedition 33 fosse stato approvato, il processo di sviluppo sarebbe inevitabilmente stato rallentato dalle stringenti esigenze, dalle innumerevoli richieste e dalle elevate aspettative che un’azienda con la portata di Ubisoft avrebbe imposto al team di sviluppo.
Proprio questa consapevolezza ha spinto Guillaume Broche a compiere un passo audace: abbandonare la sicurezza di una grande azienda per fondare la propria, Sandfall Interactive. Questa decisione, dettata dalla necessità di dare forma alla sua visione senza compromessi, si è rivelata la chiave del successo. Il resto, come si suol dire, è storia: Clair Obscur: Expedition 33 ha conquistato critica e pubblico, superando il milione di copie vendute in soli tre giorni dal lancio. Un trionfo che celebra la forza dell’indipendenza creativa e dimostra come, a volte, per realizzare un sogno sia necessario intraprendere sentieri meno battuti.
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